ELEONORA DE SIMONI
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La linea retta è senza Dio - die gerade Linie ist gottlos

20/9/2016

 
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La linea retta è di natura aliena all‘ uomo, alla vita, all‘ intero creato. La linea retta è portatrice di morte.
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'' (...) Tornando a Loos, è chiaro che l' ornamentazione generalizata era un' invenzione, ma non un crimine. Eliminandola le case non divennero per questo più decorose. Loos avrebbe dovuto sostituire lo sterile ornamento con qualcosa di di vitale, ma non lo fece. Esaltò la linea retta, l‘ uniformitá e le superifici lisce. Ora abbiamo le superfici lisce. Sul liscio tutto scivola. Anche il buon Dio cade. Poiché la linea retta è sacrilega. La linea retta è l‘ unica linea sterile. L‘ unica in cui l‘ uomo non può riconoscersi a immagine di Dio. La linea retta è davvero uno strumento del demonio. Chi se ne serva concorre alla decadenza dell‘ umanità. ‘‘La ligne droite conduit à la perte de l‘ humanité,,.
Come sarà questo declino? Ne abbiamo già un‘ anticipazione: in ogni caseggiato a New York vi sono da dieci a venti psichiatri. Le cliniche, dove i malati mentali non possono guarire perché esse stesse sono costruite secondo i criteri di Loos, sono stracolme.,,
Manifesto per il boicottaggio dell‘ architettura 1968, F. Hundertwasser

'' (...) Zurück zu Loos. Natürlich stimmt es, daß die schablonierten Ornamente Lüge waren. Verbrechen waren sie nicht. Durch die Abnahme der Ornamente wurden aber die Häuser nicht ehrlicher. Loos hätte das sterile Ornament durch lebendes Wachstum ersetzen sollen.

Das tat er nicht. Er pries die gerade Linie, das Gleiche und das Glatte. Nun, jetzt haben wir das Glatte. Auf dem Glatten rutscht alles aus. Auch der liebe Gott fällt hin. Denn die gerade Linie ist gottlos. Die gerade Linie ist die einzige unschöpferische Linie. Die einzige Linie, die dem Menschen als Ebenbild Gottes nicht entspricht. Die gerade Linie ist ein wahres Werkzeug des Teufels. Wer sich ihrer bedient, hilft mit am Untergang der Menschheit. La ligne droite conduit à la perte de l’humanité. Wie wird der Untergang sein? Einen Vorgeschmack haben wir schon: In jedem Wohnblock in New York zehn bis zwanzig Psychiater. Die Kliniken überfüllt, wo die Irren nicht gesund werden können, weil die Kliniken auch nach Loos gebaut worden sind.
Die Krankheiten der Menschen, die in den sterilen Gemeindebauten interniert sind, gedeihen in der tödlichen Eintönigkeit. Es kommen Ausschläge, Geschwüre, Krebs und seltsame Todesarten. Genesung ist in diesen Gebäuden unmöglich. Trotz Psychiatrie und Krankenkasse.,,
1968, F. Hundertwasser

C. G. Jung a proposito di  R. Steiner 

9/9/2016

 
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premessa: ho tradotto a braccio, benvenutissimo chiunque abbia voglia di fornire una traduzione migliore  :-)


29 Novembre 1935

Cara Signora  Patzelt,
ho letto pochi libri di Rudolf Steiner e devo confessare di non aver trovato in essi la benché minima utilità per me. Dovete capire che io sono un ricercatore e non un profeta. Ciò che conta per me è ciò che può essere verificato con l' esperienza.
Ma non sono interessato in tutto ciò che può essere speculato senza nessuna prova.
Tutte le idee che Steiner propone nei suoi libri si possono già trovare nelle fonti indiane.
Tutto ciò che non può essere dimostrato nel dominio dell' esperienza umana, non rientra nei miei interessi e se qualcuno afferma di saperne di più gli chiedo di fornirmi le prove necessarie.
Ho letto un paio di libri sull' antroposofia e un buon numero sulla teosofia.
Ho anche conosciuto molti antroposofi e teosofi e purtroppo ho scoperto che questo genere di persone immagina e sostiene ogni sorta di cose senza essere in grado di offrire alcuna prova.
Non ho nessun pregiudizio nei confronti delle più grandi meraviglie a patto che qualcuno mi porti le prove necessarie, né esiterei a sostenere una verità che può essere dimostrata. 
Ma mi guardo bene dall' aderire al gruppo di coloro che si avvalgono di affermazioni non dimostrate per erigere un sistema del mondo che non poggi su una base concreta.
Fintanto che  Steiner non è o non è stato in grado di capire le iscrizioni ittite riuscendo tuttavia a comprendere il linguaggio di Atlantide, della cui esistenza nessuno è certo, non c'è ragione per entusiasmarsi per nulla di ciò che il signor Steiner ha detto.

Sinceramente vostro
C. G. Jung


29 November 1935

Dear Frau Patzelt, 
I have read a few books by Rudolf Steiner and must confess that I have found nothing in them that is of the slightest use to me. 
You must understand that I am a researcher and not a prophet. 
What matters to me is what can be verified by experience. 
But I am not interested at all in what can be speculated about without any proof. 
All the ideas that Steiner advances in his books you can also read in the Indian sources. 
Anything I cannot demonstrate in the realm of human experience I let alone and if someone should assert that he knows more about it I ask him to furnish me with the
necessary proofs.
I have read a few books on anthroposophy and a fair number on theosophy. 
I have also got to know very many anthroposophists and theosophists and have always discovered to my regret that these people imagine all sorts of things and assert all sorts of things for. Which they are quite incapable of offering any proof. 
I have no prejudices against the greatest marvels if someone gives me the necessary proofs, Nor shall I hesitate to stand up for the truth If I know it can be proved. 
But I shall guard against adding to the number of those who use unproven assertions to erect a world system no stone of which rests on the surface of this earth. 
So long as Steiner is or was not able to understand the Hittite inscriptions yet understood the language of Atlantis which nobody knows existed, there is no reason to get
excited about anything that Herr Steiner has said.
Yours very truly, 


C.G. Jung [Letters of C. G. Jung, Volume 1, 1906-150  Page 203-204]



 Bollingen, piccole fiabe quotidiane 

5/9/2016

 
Ricerca, smarrimento nella foresta, vagabondaggio, doppio incontro, rassegnazione, ritrovamento inaspettato del tesoro, ritorno a casa... oggi a Bollingen non è mancato nulla! <3

Quando è l' inconscio a dipingere...

2/9/2016

 
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 '' (...) la creazione attraverso un atto casuale è un fenomeno estremamente importante nella sfera dei processi creativi inconsci. Quando cercate, per esempio, di disegnare o di dipingere, vi succede spesso di fare una macchia vostro malgrado, come se il pennello diventasse un oggetto animato e si burlasse di voi. Se accogliete di buon grado questo inconveniente, scoprirete presto che questa macchia ha un volto, oppure l' incorporerete in una nuova figura per dissimularla, ottenendo così un' immagine diversa da quella che avevate in mente. Tali incidenti sono tra i fattori più suscettibili di costellare ' immaginazione creativa inconscia (...) è per questo motivo che quando facciamo fare dell' immaginazione attiva a un analizzato, in genere gli consigliamo se è un pittore, non di dipingere ma di scrivere, e se è uno scrittore di dipingere perché proprio quando non si possiedono capacità tecniche e si è quindi, in una certa misura, inconsapevoli, è molto più probabile che avvengano tali episodi. Se si conosce bene un' arte o una tecnica, si è meglio in grado di escludere le casuali interferenze perturbanti dell' inconscio. Se non sapete dipingere e vi capita un inconveniente, dopo esservi dati tanto da fare e aver magari lavorato per tre ore, l' affetto sale in voi e l' inconscio si manifesta: all' improvviso la macchia evoca una fantasia che, a sua volta, vi trasmette un messaggio , e il dipinto che ne risulta è allora veramente opera dell' inconscio, una realizzazione spontanea nata proprio nel momento in cui  avevate voglia di strappare tutto.,,
M. L. Von Franz, ''I miti di creazione'' ed. Bollati Boringhieri, pag. 28
    AUTORE:
    Eleonora De Simoni
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