‘’In classe vengono messe grandi piante che prendono il mio posto. Sono loro le insegnanti. Stare in una classe piena di piante è molto interessante perché gli studenti mettono a diretto confronto la loro creatività con la natura. (…) ai miei studenti non spiego questo, non dico proprio nulla: metto solo lì le piante e li lascio soli con loro. Spero che qualche scintilla li raggiunga,,
La natura cresce in base a leggi stabili e a una grande regolarità, nella natura tutto è esatto: come si sviluppano le foglie, come cresce il tronco, come sbocciano le gemme. Le piante influenzano gli uomin, ma quando un artista impara dalla creatività di un albero, la propria diventa quasi perfetta; non può fallire se nel dipingere segue le leggi della natura,, LA CULTURA DEGLI ESCREMENTI, I SACRI ESCREMENTI, F. Hundertwasser 1979-1980
Vorrei parlare della causa principale della decadenza della nostra civiltà. La vegetazione ha impiegato milioni di anni per ricoprire liquami e sostanze velenose con uno strato di humus, di piante, di ossigeno, perché l’essere umano potesse vivere sulla Terra. Ed egli, ingrato, riporta in superficie proprio questi liquami e questi veleni, che erano stati ricoperti grazie a una lunga e laboriosa opera cosmica. Così, attraverso il crimine dell’uomo irresponsabile, la fine del mondo diventa l’inizio di tutti i tempi. Ci stiamo suicidando. Le nostre città sono dei ulcerazioni tumorali. Lo si vede esattamente dall’alto. Noi non mangiamo quello che cresce da noi, ci procuriamo il cibo da lontano, andandolo a prendere in Africa, in America, in Cina e in Nuova Zelanda. E non teniamo i nostri rifiuti: la nostra immondizia, gli scarti, vengono gettati lontano. In questo modo avveleniamo fiumi, laghi e mari oppure li trasportiamo in complicatissimi e costosi impianti di depurazione, raramente in fabbriche centralizzate di compostaggio, o invece i nostri rifiuti vengono annientati. Gli escrementi non ritornano mai ai nostri campi e nemmeno là da dove viene il cibo. Il circuito dal cibo e degli escrementi funziona. Il circuito inverso invece è interrotto. Ci facciamo un’idea sbagliata dei nostri rifiuti. Ogni volta che attiviamo lo sciacquone credendo di compiere un’azione igienica, noi contravveniamo le leggi cosmiche, perché in verità è un’azione “ senza Dio”, blasfema, un sacrilego gesto di morte. Quando andiamo alla toilette, chiudiamo da dentro e sciacquiamo via i nostri escrementi, mettiamo la parola fine. Perché ci vergogniamo? Di cosa abbiamo paura? Quello che succede ai nostri escrementi in seguito, noi lo rimuoviamo come la morte. Il buco del gabinetto ci appare come la porta che entra nella morte, allora via da lì al più presto per dimenticare in fretta la putrefazione e la decomposizione. E invece è esattamente il contrario. Proprio con gli escrementi comincia la vita. Gli escrementi sono molto più importante del cibo. Il cibo nutre un’umanità che si moltiplica in quantità e peggiora in qualità, che è diventata un mortale rischio per la Terra, un rischio mortale per la vegetazione, per il mondo animale, per l’acqua, l’aria e lo strato di humus. Gli escrementi invece sono la pietra basilare della nostra resurrezione. Da quando l’uomo sa pensare, cerca di essere immortale. L’uomo crede di avere un’anima. Gli escrementi sono la nostra anima. Grazie ad essi possiamo sopravvivere. Grazie agli escrementi diventiamo immortali. Perché abbiamo paura della morte? Chi usa una toilette di humus non ha paura della morte, perché i nostri escrementi rendono possibile la nostra rinascita. Se non diamo valore ai nostri escrementi e non li trasformiamo in humus in onore di Dio e del mondo, perdiamo la legittimazione a poter essere presenti su questa Terra. In nome di leggi igieniche sbagliate perdiamo la nostra sostanza cosmica, perdiamo la nostra rinascita. Lo sporco è vita. La sterile pulizia è morte. Non devi uccidere, ma noi sterilizziamo tutta la vita con veleni e cemento. Questo è uccidere. L’uomo è soltanto un condotto. Da un' estremità introduce sostanze, all' altra estremità le restituisce digerite. La bocca, davanti, è la prima estremità e l' ano, dietro, la seconda. Perché? Dovrebbe essere il contrario! Perché il mangiare è considerato positivamente? E perché defecare è considerato negativamente? Quello che esce fuori da noi non è rifiuto, ma è la pietra su cui si fonda il mondo, è il nostro oro, il nostro sangue. Noi sanguiniamo, la nostra civiltà sanguina, la Terra sanguina a causa della interruzione stupidamente pazzesca del ciclo vitale. Chi lascia sempre aperta la vena, continuando soltanto a perdere sangue senza sostituirlo con del nuovo, muore dissanguato. Freud aveva ragione, quando nella Interpretazione dei sogni disse: ''le feci sono sinonimo di oro''. Ora dobbiamo constatare che non è solo un sogno, ma realtà. Quando Pasolini, in un suo film, fece mangiare gli escrementi ad un attore, simboleggiava la chiusura del circuito, una disperata volontà di accelerazione. A quello che viene fuori da “dietro” deve essere dedicato lo stesso amore, lo stesso tempo e la stessa cura che ha quello che entra da “davanti”. Lo stesso cerimoniale che si usa per pranzare, con tovaglia, coltello, forchetta, cucchiaio, bacchette cinesi, posate d’argento e lume di candela. Noi abbiamo delle preghiere “da tavola”, per prima e per dopo la consumazione del pasto. Nessuno invece prega quando “caga”. Rendiamo grazie a Dio per il nostro pane quotidiano, che proviene dalla Terra, ma non preghiamo per chiedere che la nostra merda si ritrasformi. I rifiuti sono belli. Assortire e riaggregare i rifiuti è un’attività gioiosa. Quest’attività non va compiuta dentro delle cantine o in cortili nascosti, in letamai, toilettes e luoghi di “ritirata”, ma là dove viviamo, dove c’è luce e sole, nel soggiorno, nel nostro spazio di lusso. Non ci sono rifiuti. I rifiuti non esistono. La toilette di humus è uno status-symbol. Noi abbiamo il privilegio di essere testimoni di come, grazie alla nostra saggezza, i nostri rifiuti personali, le nostre feci, si trasformano in humus, allo stesso modo in cui l’albero cresce e il raccolto matura. A casa nostra, come se fosse nostro figlio. Homo-humus-humanitas, tre parole fatali che hanno la stessa origine. L’humus è il vero oro nero. L’humus ha un buon odore. Il profumo di humus è più sacro e più vicino a Dio del profumo d’incenso. Chi fa passeggiate nel bosco dopo la pioggia, conosce questo profumo. Naturalmente è qualcosa di mostruoso se il secchio di rifiuti arriva nel centro del nostro appartamento, e se la toilette di humus diventa la poltrona d’onore nel posto più bello. Comunque questa è proprio l’inversione di rotta che la nostra società, la nostra civiltà deve fare ora, se vuole sopravvivere. Il profumo di humus è il profumo di Dio, è il profumo della resurrezione, il profumo dell’immortalità. La linea retta è di natura aliena all‘ uomo, alla vita, all‘ intero creato. La linea retta è portatrice di morte.
'' (...) Tornando a Loos, è chiaro che l' ornamentazione generalizata era un' invenzione, ma non un crimine. Eliminandola le case non divennero per questo più decorose. Loos avrebbe dovuto sostituire lo sterile ornamento con qualcosa di di vitale, ma non lo fece. Esaltò la linea retta, l‘ uniformitá e le superifici lisce. Ora abbiamo le superfici lisce. Sul liscio tutto scivola. Anche il buon Dio cade. Poiché la linea retta è sacrilega. La linea retta è l‘ unica linea sterile. L‘ unica in cui l‘ uomo non può riconoscersi a immagine di Dio. La linea retta è davvero uno strumento del demonio. Chi se ne serva concorre alla decadenza dell‘ umanità. ‘‘La ligne droite conduit à la perte de l‘ humanité,,. Come sarà questo declino? Ne abbiamo già un‘ anticipazione: in ogni caseggiato a New York vi sono da dieci a venti psichiatri. Le cliniche, dove i malati mentali non possono guarire perché esse stesse sono costruite secondo i criteri di Loos, sono stracolme.,, Manifesto per il boicottaggio dell‘ architettura 1968, F. Hundertwasser '' (...) Zurück zu Loos. Natürlich stimmt es, daß die schablonierten Ornamente Lüge waren. Verbrechen waren sie nicht. Durch die Abnahme der Ornamente wurden aber die Häuser nicht ehrlicher. Loos hätte das sterile Ornament durch lebendes Wachstum ersetzen sollen. Das tat er nicht. Er pries die gerade Linie, das Gleiche und das Glatte. Nun, jetzt haben wir das Glatte. Auf dem Glatten rutscht alles aus. Auch der liebe Gott fällt hin. Denn die gerade Linie ist gottlos. Die gerade Linie ist die einzige unschöpferische Linie. Die einzige Linie, die dem Menschen als Ebenbild Gottes nicht entspricht. Die gerade Linie ist ein wahres Werkzeug des Teufels. Wer sich ihrer bedient, hilft mit am Untergang der Menschheit. La ligne droite conduit à la perte de l’humanité. Wie wird der Untergang sein? Einen Vorgeschmack haben wir schon: In jedem Wohnblock in New York zehn bis zwanzig Psychiater. Die Kliniken überfüllt, wo die Irren nicht gesund werden können, weil die Kliniken auch nach Loos gebaut worden sind. Die Krankheiten der Menschen, die in den sterilen Gemeindebauten interniert sind, gedeihen in der tödlichen Eintönigkeit. Es kommen Ausschläge, Geschwüre, Krebs und seltsame Todesarten. Genesung ist in diesen Gebäuden unmöglich. Trotz Psychiatrie und Krankenkasse.,, 1968, F. Hundertwasser "La gente mette volentieri statue di nanetti in giardino, sotto piante e alberelli, in aiuole fiorite e vi pone accanto qualcos'altro, un animaletto, un coniglio o personaggi di fiabe e leggende. Sembra un altare. Assomiglia molto ad un angolo di raccoglimento con un crocifisso o un Budda. L'unica differenza è che qui sono situati all'aperto. Non tutti li hanno, solo qualcuno. Se si domanda loro il motivo non sanno cosa rispondere. Secondo la teoria che ho elaborato il nanetto da giardino rappresenta una specie di divinità minore, un dio di tempi antichissimi, ora tramontati, distrutti forse dal monoteismo. Il nanetto da giardino è l'incarnazione della cattiva coscienza dell'uomo nei confronti della natura. Quando la gente ha la sensazione di commettere dei torti nei confronti della natura, mette un nanetto in giardino quasi fosse un gesto di riparazione. E' piccolo perché erba e fiori sono piccoli, è più piccolo per poter parlare meglio con le lumache, con gli animali e con le piante. E' sempre lì, con il vento, la pioggia e il sole. Noi non ne siamo più capaci. (...) Sì, è un simbolo delle fiabe. Gli uomini non possono vivere senza sogni. Il nanetto è un simbolo del diritto dell‘ uomo a sognare. Egli sogna ciò che la gente a volte non ha più il tempo di sognare. Gli architetti lo detestano. Per un architetto razionalista il nanetto da giardino è il peggior nemico. Il peggio che si possa fare a un architetto è invitarlo a pranzo e mettergli un nanetto sul tavolo. I vampiri si scacciano con il crocifisso e l'aglio, gli architetti con i nani da giardino."
'‘Forse i tedeschi non ne potevano più del Romanticismo, per questo hanno fondato la scuola del Bauhaus che ne ha fatto piazza pulita. Può darsi che il romanticismo abbia affinità col kitsch, ma che importa? La mancanza di romanticismo rende la vita insopportabile, ma fa più effetto dire kitsch. La gente non considera affatto kitsch il proprio desiderio di romanticismo. Sono gli intellettuali dogmatici, negativi che vogliono suscitare nella gente sensi di colpa per qualcosa che é del tutto naturale e positivo. Questo gruppetto di teorici ha indottrinato la gente come conigli da laboratorio per compiere i propri assurdi esperimenti pedagogici.,, F. Hundertwasser La linea retta è di natura aliena all‘ uomo, alla vita, all‘ intero creato. La linea retta è portatrice di morte.
'' (...) Tornando a Loos, è chiaro che l' ornamentazione generalizata era un' invenzione, ma non un crimine. Eliminandola le case non divennero per questo più decorose. Loos avrebbe dovuto sostituire lo sterile ornamento con qualcosa di di vitale, ma non lo fece. Esaltò la linea retta, l‘ uniformitá e le superifici lisce. Ora abbiamo le superfici lisce. Sul liscio tutto scivola. Anche il buon Dio cade. Poiché la linea retta è sacrilega. La linea retta è l‘ unica linea sterile. L‘ unica in cui l‘ uomo non può riconoscersi a immagine di Dio. La linea retta è davvero uno strumento del demonio. Chi se ne serva concorre alla decadenza dell‘ umanità. ‘‘La ligne droite conduit à la perte de l‘ humanité,,. Come sarà questo declino? Ne abbiamo già un‘ anticipazione: in ogni caseggiato a New York vi sono da dieci a venti psichiatri. Le cliniche, dove i malati mentali non possono guarire perché esse stesse sono costruite secondo i criteri di Loos, sono stracolme.,, Manifesto per il boicottaggio dell‘ architettura 1968, F. Hundertwasser '' (...) Zurück zu Loos. Natürlich stimmt es, daß die schablonierten Ornamente Lüge waren. Verbrechen waren sie nicht. Durch die Abnahme der Ornamente wurden aber die Häuser nicht ehrlicher. Loos hätte das sterile Ornament durch lebendes Wachstum ersetzen sollen. Das tat er nicht. Er pries die gerade Linie, das Gleiche und das Glatte. Nun, jetzt haben wir das Glatte. Auf dem Glatten rutscht alles aus. Auch der liebe Gott fällt hin. Denn die gerade Linie ist gottlos. Die gerade Linie ist die einzige unschöpferische Linie. Die einzige Linie, die dem Menschen als Ebenbild Gottes nicht entspricht. Die gerade Linie ist ein wahres Werkzeug des Teufels. Wer sich ihrer bedient, hilft mit am Untergang der Menschheit. La ligne droite conduit à la perte de l’humanité. Wie wird der Untergang sein? Einen Vorgeschmack haben wir schon: In jedem Wohnblock in New York zehn bis zwanzig Psychiater. Die Kliniken überfüllt, wo die Irren nicht gesund werden können, weil die Kliniken auch nach Loos gebaut worden sind. Die Krankheiten der Menschen, die in den sterilen Gemeindebauten interniert sind, gedeihen in der tödlichen Eintönigkeit. Es kommen Ausschläge, Geschwüre, Krebs und seltsame Todesarten. Genesung ist in diesen Gebäuden unmöglich. Trotz Psychiatrie und Krankenkasse.,, 1968, F. Hundertwasser ‘‘Le vere proporzioni di questo mondo si deducono guardando verso l‘ alto alle stelle e verso il basso alla superficie della terra. L‘ erba e la vegetazione devono crescere dove cadono la pioggia e la neve: negli spazi orizzontali. Il piano orizzontale è di dominio della natura e l‘ uomo non deve superare questi limiti né intromettersi (...) cuando, per dipingere, si sistema la carta o la tela su un piano orizzontale, si hanno le condizioni fondamentali perché le cose vadano bene. Però se si lavora con la carta o la tela appese in verticale si inizia fondamentalmente male perché si parte da un inganno. Quando si dipinge in orizzontale, si realizzano fatti, cose reali, ma quando si dipinge verticalmente, le condizioni sono inappropriate, e ciò che si farà non funzionerà, poiché si parte da una menzogna, da una distorsione della prospettiva. La prospettiva ha un carattere egoista e fa si che ciò che è più vicino appaia più importante e più grande di ciò che è più lontano.,,
F. Hundertwasser (intervista di Harry Rand) ‘‘Las verdaderas proporciones de este mundo se deducen mirando hacia arriba a las estrellas y hacia a bajo a la superficie de la tierra. La hierba y la vegetación deben crecer donde cae la lluvia y la nieve: en los espacios horizontales. El plano horizontal es el dominio de la naturaleza y el hombre no debe traspasar esos límites ni entrometerse. (...)Cuando un pintor extiende el lienzo sobre la mesa, tiene las condiciones básicas para hacer las cosas bien. Pero si trabaja con el lienzo puesto en vertical, sobre la pared, empieza básicamente mal porque parte de un engaño. Cuando pinta en horizontal, lo que hace son hechos, cosas reales; pero, cuando pinta verticalmente, las condiciones son inapropriadas y lo que hace estarà mal, porque parte de una mentira, de una distorsión de la perspectiva. La perspectiva tiene un carácter egoísta que hace que lo que está más cerca, parezca más importante y mas grande que lo que está más lejos, que parecerá menos importante.,, F. Hundertwasser ‘‘Les proportions réelles de ce monde peuvent être déduites en regardant vers le haut aux étoiles et vers le bas à la surface de la terre. L 'herbe et la végétation devraient croître où tombent de la pluie et de la neige: dans les espaces horizontaux. Le plan horizontal est le domaine de la nature et de l'homme ne doit pas dépasser ces limites (...) cuando le peinteur met le papier ou la toile sur un plan horizontal, on a les conditions de base pour que les choses aillent bien. Mais s‘ il travaille avec le papier ou la toile en verticale, il commence fondamentalement mal parce qu‘ il commence avec une tromperie. Lorsqu‘ il peint horizontalement, ce qu‘ il fait sont des choses réelles, mais quand il peint verticalement, les conditions ne sont pas appropriées, parce qu‘ il commence avec un mensonge, une distorsion de perspective. La perspective a un caractère égoïste qui fait apparaître ce qui est plus proche, plus importante et plus grand que ce qui est plus loin.,, F. Hundertwasser ‘‘The true proportions in this world are the views to the stars and the views down to the surface of the earth. Grass and vegetation in the city should grow on all horizontal spaces - that is to say, wherever rain and snow falls vegetation should grow, on the roads and on the roofs. The horizontal is the domain of nature and wherever vegetation grows on the horizontal level man is off limits; he should not interfere (...) |
AUTORE:
Eleonora De Simoni
Categorie
Tutto
Archivi
Marzo 2019
Video
|