Etimologicamente la parola rosso deriva dalla radice indoeuropea rudh- o reudh- (in sanscrito, se usata come sostantivo (rudh-iràm) significava sangue, se usata come aggettivo significava rosso ).
Sottoforma di ossido di ferro ha accompagnato il cammino dell' umanità a partire dalla preistoria ed è visibile nelle testimonianze rupestri dell' era glaciale. L‘ Homo neanderthalensis usava seppellire i morti dopo averli cosparsi di ocra rossa (un derivato dell‘ ematite utilizzato anche per le pitture parietali e la colorazione di feticci a fini magico-religiosi). È probabile che il pigmento rosso avesse un riferimento metaforico al sangue (i giacimenti di ocra rossa somigliano a ‘‘ferite della terra,,) ed è possibile che si distribuisse sul cadavere affinché potesse, in qualche modo, infondere colore e simbolicamente nuova vita (1). Generalmente il rosso viene considerato come un colore aggressivo, vitale, ricco di energia; esso è legato al fuoco e all' amore ma anche alla lotta per la vita. Secondo la tradizione avrebbe sui caratteri malinconici ed introversi un effetto perturbante e opprimente. Nella simbolica vera e propria il rosso si presta a molteplici interpretazioni molto diverse l' una dall' altra. Nell' Antico Egitto aveva un significato positivo solo quando indicava la corona rossa del Basso Egitto.Il rosso veniva messo in relazione diretta col malvagio Sutech (Seth) e con l´altrettanto malvagio dio Apopi (Apophis) il serpente. Nei papiri i loro nomi erano generalmente scritti in rosso e gli animali rossi, come alcuni tipi di cani allora diffusi in Egitto, venivano tenuti lontani dalla comunità, perché il loro colore era associato ad aggressività e violenza. Nell´arte precolombiana dell' antico Messico il rosso veniva impiegato molto raramente e generalmente in relazione col sangue, col Sole, col fuoco e con la rappresentazione del fegato. Presso i Maya era considerato la rappresentazione dell' Oriente, mentre presso gli abitanti degli altipiani dell' antico Messico, il rosso rappresentava il Sud. Nell' antica Cina il rosso (hung) era il colore sacro e vitale della dinastia Chou (1050-256 a.C.). Il rosso era anche il colore del dio della felicità che dispensa ricchezza agli uomini. In Europa l‘ abbinamento dei complementari rosso-verde è considerato duro e aggressivo mentre in Cina esprimeva la vitalità in relazione. Gli uomini dai capelli rossi erano considerati in Cina mariti duramente provati dalla vita matrimoniale e destinati ad una morte prematura. Nell' arte cristiana tradizionale il rosso era il colore del sangue sacrificale di Cristo e dei Martiri, dell' amore fervido (rossa era la veste di Giovanni prediletto tra gli apostoli), e della fiamma pentecostale dello Spirito Santo. Il rosso della veste dei cardinali indicava che chi portava tale veste doveva sempre essere pronto a versare il proprio sangue per la difesa della Chiesa. Nei peramenti sacri il rosso è il colore indossato nella celebrazione dei martiri, dello Spirito Santo, e della Passione. Anche le prostitute adottarono il rosso nel loro vestiario e di rosso venivano dipinti gli idoli pagani. Nell' Apocalisse di Giovanni la ‘‘grande prostituta‘‘ Babilonia madre delle prostitute e di ogni atrocità terrena era vestita di ‘‘porpora e di rosso scarlatto,,; essa cavalcava un mostro a sette teste: ‘‘un rosso animale pieno di orribili vizi,,. Il rosso divenne poi il colore dell' inferno, del diavolo, e degli animali e personaggi sospetti che la tradizione ha connesso al mondo infernale (volpi, scoiattoli, persone dai capelli rossi). Nelle fiabe europee il rosso è spesso associato alla funzione iniziatica -e quindi implicitamente sacrificale- del menarca (rosaspina, cappuccetto rosso, scarpette rosse). Nella simbologia popolare il rosso, oltre ad avere funzioni apotropaiche (corallo protettivo, cornetti porta-fortuna, bracciali anti-malocchio), è il colore dell‘ amore e della passione. Di notte le luci rosse indicano intimità, prostituzione; nei segnali stradali il rosso indica pericolo o stop!. Nell' Alchimia il rosso insieme al bianco costituisce un sistema dualistico e simboleggia il principio originario dello zolfo (sulphur et mercurius) ‘‘il fiammeggiante,,. Questa polarità potrebbe dipendere dall' antica opinione che quando il sangue (mestruale) si incontri con lo sperma (bianco) possa nascere una nuova vita. Per questo motivo bianco e rosso divennero simboli della creazione. Secondo V. Kandinskij il rosso: ‘‘è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità. L'energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata. Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo. È paragonato al suono di una tuba.,, Il rosso al polo inferiore condensa energia violente, distruttive, necrofile (Thanatos), al polo superiore energie creative, biofile, creatività, sessualità, (Eros). Post correlato: rosso sangue Dal punto di vista simbolico il sangue fresco, inscindibilmente legato al colore rosso, rappresenta per una facile associazione intuitiva, l‘ essenza della vita e, di conseguenza, la sua fuoriuscita e la sua visibilità si riferiscono indirettamente alla perdita di vitalità e alla morte (nel caso del sangue mestruale alla vita mancata).
‘‘La vita della carne è il sangue,, (Levitico, 17,11). L‘ irrorazione sanguigna dell‘ epidermide e la conseguente colorazione vermiglia, in molte specie animali sono associate alla disponibilità sessuale (da qui il costume tipicamente umano di tingere labbra e guance di colore rosso a scopo seduttivo). L‘ Homo neanderthalensis usava seppellire i morti dopo averli cosparsi di ocra rossa (un derivato dell‘ ematite utilizzato anche per le pitture parietali e la colorazione di feticci a fini magico-religiosi). È probabile che il pigmento rosso avesse un riferimento metaforico al sangue (i giacimenti di ocra rossa somigliano a ‘‘ferite della terra,,) ed è possibile che si distribuisse sul cadavere affinché potesse, in qualche modo, infondere colore e simbolicamente nuova vita (1). Nella tradizione runica dell‘ era vichinga i solchi dei segni grafici incisi su pietra erano riempiti con pigmenti rossi miscelati a piombo (2). Secondo una tesi comune il colore rosso alludeva al sangue che riempiendo le rune era in grado di conferire loro vitalità e potenza. Il sacrificio di animali con relativa effusione di sangue -in alcuni casi sostituto simbolico del sangue umano- è una costante della ritualità magico-religiosa fin dalla preistoria, come testimonia, tra gli altri, l‘ elemento decorativo delbucranio caratteristico dell‘ ordine Dòrico. In alcune regioni dell‘ antica Grecia, veniva praticato l‘ haimakouría ovvero il rituale della ‘‘libagione di sangue,, in onore dei defunti. Il rituale consisteva nel versare apposite fosse (bóthros) scavate accanto alla tomba, il sangue anche di numerosi animali al fine di nutrire l‘ anima del defunto (3). Nell‘ antico culto di Cibele, di origine frigia, gli iniziati, a scopo espiatorio e purificatorio, scendevano in apposite fosse scavate nel terreno, sovrastate da speciali griglie di legno, sulle quali veniva sgozzato un toro (o un ariete). Gli iniziati venivano così inondati dal sangue dell‘ animale sacrificato ottenendo la purificazione da ogni colpa e il risveglio spirituale.(4) Tale rituale era detto taurobolium. Nelle Metamorfosi di Ovidio, si narra che dal sangue colato in mare dalla testa tagliata di Medusa fosse nato il Corallum Rubrum: il corallo rosso. Presso gli Aztechi, come testimoniano i codici, il sangue versato durante i numerosi sacrifici umani era indispensabile per sfamare e ingraziarsi gli dei oltre che per contenerne le ire. Nella religione cristiana durante l‘ eucaristia il vino rappresenta il sangue di Cristo dal potere redentore e purificatore. Il frutto del Melograno è invece simbolo del sangue versato dai martiri. Il colore rosso nelle icone è il simbolo del sangue di Cristo versato in sacrificio. Con il sangue sono anche suggellati tradizionalmente patti col demonio o fratellanze tra esseri umani. Di sangue si nutrono le entità parassite distruttive mitologiche come vampiri, streghe, làmie. Secondo la concezione israelita (Levitico 17:11) il sangue è mezzo di espiazionenon con valore punitivo ma in senso salvifico per il peccatore e la comunità sulla quale le conseguenze del peccato sono destinate a ricadere. Il sangue mestruale era anticamente considerato -con il liquido seminale- una delle componenti essenziali alla nascita della vita, la sua fuoriuscita dal corpo e la sua manifestazione era quindi simbolo di vita mancata, di fallimento riproduttivo ma al contempo di maturità sessuale e potenziale capacità riproduttiva. I‘ artista Alejandro Jodorowsky (di cultura ebraica) consiglia un rituale di psico-magia per esorcizzare un eventuale senso di inferiorità femminile: dipingere un autoritratto utilizzando il sangue mestruale come inchiostro ed esporlo in una parte visibile della casa. Presso molte culture religiose il sangue mestruale era ritenuto impuro. ‘‘Levitico (15:19f) una donna in periodo mestruale rimane sporca per sette giorni: tutto ciò che tocca è sporco, così com’è sporco chiunque la tocchi, o tocchi qualcosa che lei ha toccato o che sia stato toccato da qualcuno che è stato in contatto con lei.,, Il sangue mestruale assunto per via orale è considerato dal tantrismo dotato di poteri miracolosi, mentre nella magia popolare, fatto assumere con la stessa modalità, è il principale ingrediente dei legami eterni d‘ amore. Fonti bibliografiche_________________________________________________________ (1) M. Eliade ‘‘Storia delle credenze e delle idee religiose,, rif.: ‘‘ Nel Paleolitico viene attestato un po‘ ovunque l‘ uso dell‘ ocra rossa, sostitutivo del rituale del sangue, simbolo di vita, come testimonianza della credenza di un‘ esistenza post-mortem. (2) Lars Våge Rickard Bindberg ‘‘Secondo le analisi realizzate dal National Heritage Board sono stati trovati ossido di ferro (Fe2O3), carbonio (C), carbonato digesso (CaCO3) e calcare (…) Bianco di piombo (PbO) e piombo rosso (Pb3O4) sono pigmenti a base di piombo, che possono assumere colori diversi durante l‘ ossidazione: bianco o rosso-arancio. La vernice al piombo è trasparente e il pigmento è molto pesante. è stato trovato anche un altro pigmento rosso: cinabro o vermiglio (HGS), un ossido di mercurio, che è stato un pigmento molto prezioso di cui abbiamo pochi resti nei dipinti della chiesa medievale. (3) Walter Burket, ‘‘La religione greca,, pag. 154-155. (4) Giovanni Maragoni Vicentino ‘‘Delle Memorie Sacre, E Profane Dell’ Anfiteatro Flavio Di Roma Volgarmente detto il Colosseo,, pag 87-88 Articoli correlati: |
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Eleonora De Simoni Categorie
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Luglio 2024
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